Malinconia d’autunno
Scrivo di me,
dei miei turbamenti,
del cielo che piange
mentre la luna sorride
dietro bianchi cappelli,
dei chiodi sui muri
arrugginiti da sguardi
tiepidi e distratti,
dei quadri scomparsi
senza lasciare traccia,
ormai inutili orpelli
per chi non sa apprezzare,
dei sogni in frantumi
che, come pioggia novembrina,
mi cadono addosso.
E dell’autunno che non m’aiuta
a rassettare i cassetti,
a cercare l’arcano segno
che m’indichi la via
prima che l’inverno mi sommerga.
E la sera pizzica le mie corde,
e una musica struggente
colora di rosso i viali in salita
su cui passeggio di notte
per smaltire la vita.