Ma guadagnarsi che ti chiamino papà con amore, con orgoglio, con ammirazione… quello non è per tutti.
Perché essere padre non significa solo comparire sull’atto di nascita, né farsi una foto il Giorno del Papà per fingere di essere ciò che non sei mai stato.
Significa esserci. Resistere. Educare, proteggere e amare anche nei giorni in cui non hai forza nemmeno per te stesso.
Un vero papà non si misura da quanto dà, ma da quanto c’è.
C’è quando il bambino si ammala.
C’è quando ci sono problemi in casa.
C’è quando bisogna spaccarsi la schiena per non far mancare il pane.
E sì, c’è anche quando bisogna chiedere scusa, quando bisogna insegnare con l’esempio e quando l’orgoglio deve farsi da parte per il bene dei figli.
Perché un buon padre non è perfetto…
ma è costante, è reale, è una presenza che sostiene.
Chi dà solo la vita e poi sparisce…
non si aspetti un “Buona Festa del Papà”.